Ogni tanto la vita attraverso qualche persona, qualche parola
simpatica come un calcio in bocca mi rimanda alla scuola della gratuità;
proprio all'ultimo posto.
Beh ..a dire il vero in questa scuola rovo che ci sono sempre
parecchi posti liberi.
Ne parlavo stasera durante la corsa; voglio imparare ancora una volta
l’importanza del far le cose senza
aspettarmi risultati, a farle perché mi piacciono e a godere del bene che sono
e danno, a farle perché fanno bene, a non lasciarmi ferire da chi sembra essere
esperto nel cercare difetti o fragilità.
Meglio andare da questa parte: Fa’ quello che sei capace, cerca di
farlo bene, comunque lo farai ci sarà sempre chi vedrà solo quello che non va,
divertiti con quello che fai.
E ridi, quando t’è passata, ridi perché non sei chiamato ad essere
“efficace o efficiente”, come dice salomonicamente Raffaele. Sei chiamato a vivere,
ad essere felice.
Facile, vero? J
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RispondiEliminaFacile? Non lo è affatto, invece. (ovviamente).
RispondiElimina... penso che ognuno si aspetti dagli altri tutto l 'Amore che prova, quasi fosse scontata una qualche reciprocità.
Imparo, lo confesso, molto amaramente, ogni giorno che invece, nei rapporti -umani e non divini, pertanto "imperfetti"- non esiste la gratuità.
Perchè?
Perchè appena conosci una persona ed hai gia mille aspettattive.
Forse pensi/speri di avere finalmente trovato la "terra promessa" dell'Amicizia, invece poi non è così. E allora? Come fare a non provare delusione? Era forse "non gratis" l'entusiasmo ?
E in quei rapporti di conoscenza formale che spesso si confondono con "amicizia" ma, a differenza di questa, non portano da nessuna parte, non fanno crescere ?
Mah.... più vado avanti negli anni e meno ne capisco di rapporti umani...
in ogni caso,non per questo smetto di sperarci. Anche quando il "prezzo" sembrerebbe essere più doloroso di quanto penso.