"È camminando che ho avuto i pensieri più fecondi, e non conosco pensieri così grevi che la marcia non possa dissolvere".
(Sören Aaby Kierkegaard)
Non so perché ma il danese, che conosco pochissimo, anzi che mi atteggio di conoscere- mi ha sempre colpito. Forse per la difficoltà a capire se stessi che ci accomuna (che accomuna la maggior parte degli uomini mi pare). Mi piace questa frase. Ispira l'uscire da sé, come più volte dice la Scrittura, e andare verso, attraverso un qualcosa, magari anche se stessi, ciò che si vive e arrivare in un dove, fatto di consistenza e completezza. Smetterla di far girare tutto attorno a sé e muoversi.
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